CHI SIAMO

V.S.T. Vini e Spumanti

L’azienda VST nasce nel 2015 per cambio generazionale ed è gestita dai fratelli soci e dal padre. Silvia si occupa della parte amministrativa, Tiziano della parte tecnica ed il padre segue la parte produttiva in cantina. Importante è citare che l’esperienza vitale nel campo vitivinicolo nascono ancora 70 anni fa dal nonno Silvio.

A seguirlo, il figlio e nipoti: Mario, in titolo di enologo conferito nel 1978 e i nipoti, Tiziano e Silvia in nome di enotecnici. Entrambi i soci di VST gestiscono 2 aziende agricole che possiedono complessivamente una superficie vitata di circa 60 ettari. Le uve coltivate dalle due aziende vengono poi conferite alla società di VST.

Significativo per i “giovani” dirigenti è la particolare attenzione per gli aspetti sostenibili etici: infatti i vigneti di entrambe le aziende agricole e la cantina VST sono certificati SQNPI, acronimo che attesta attraverso norme tecniche specifiche il rispetto di indicazioni fitosanitarie vincolanti comprendenti pratiche agronomiche e limitazioni nel numero e nella scelta dei prodotti utilizzati durante i trattamenti.

Inoltre da quest’anno è stata intrapresa la piantagione di vitigni resistenti (vitigno Joaniter).

Recentemente VST ha investito nella diversificazione dei propri prodotti, acquistando un podere in Puglia per produrre il Primitivo ed altri vini autoctoni del territorio pugliese.

La VST oltre, a vinificare le uve delle proprie aziende famigliari, acquista uve e vini da altre aziende agricole in modo da poter avere un’ offerta ampliata per il potenziale cliente.

Viene offerto inoltre un servizio in conto lavorazione per altre aziende vitivinicole importanti garantendo un prodotto finale il più preciso possibile a ciò che viene richiesto. Precisamente, tutta la produzione vinificata e spumantizzata viene poi venduta e formattata in base all’esigenza del cliente. La vendita può essere offerta all’ingrosso, in cisterna, in bottiglia, in fusto oppure anche in lattina (new entry 2022).

Si può riassumere che la società segue la filiera del prodotto dall’inizio alla fine. Per poter permettere questo vi è presente un laboratorio ben fornito con una strumentalizzazione sempre aggiornata per tutti i controlli chimici e microbiologici.

Parlando di quantitativi, in totale l’azienda ha una capacità di 50.000 ettolitri e ne lavora 140.000.

Con il nuovo progetto del vino in lattina i due soci hanno voluto ampliare la loro filosofia riguardo l’approccio alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente. Nasce così nel 2022, Italian Wine Can, ovvero una nuova linea di prodotti in lattina ready to drink. Si tratta di prodotti che abbracciano il termine di sostenibilità e i seguenti motivi lo dimostrano:

• Per il materiale, poiché la lattina è in alluminio 100% il ser spar quale e un materiale che può essere riciclato allinfinito, a differenza della plastica che si degrada dopo essere stata riciclata alcune volte. Le lattine hanno un tasso di riciclaggio globale di circa il 70%, molto più alto del vetro (circa il 35%) e della plastica (9%).

• Per la distribuzione, dimostrato dal fatto che le lattine sono leggere e facilmente impilabili, risparmiando il 40% di spazio rispetto al vetro. Ciò significa meno veicoli in circolazione, meno peso e, per estensione, meno carburante.

• Ed infine per il consumo. Essendo bevende ready to drink non serve vetreria, risparmiando sulla produzione e il riciclaggio dei bicchieri e, cosa ancora più importante, nessuna lavabicchieri capamerciale che consuma acqua,
elettricità e scarica le sostanze chimiche tossiche negli scarichi.